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Regione ecclesiastica Emilia Romagna
La storia
Il cristianesimo emilianoromagnolo sembra «supporre un’origine pluralistica» (Orselli). Accanto alla originaria unica metropolia di Roma, nel IV sec. si costituì la sede metropolitana di Milano; da questi due centri partì la cristianizzazione della nostra regione, cioè del territorio tra Aemilia et Liguria e Flaminia et Picenum: se Ravenna e Rimini afferivano a Roma, è certo che Imola, Bologna, Modena, Piacenza erano sotto la cura di Milano (si vedano, in questo senso, le Lettere di Ambrogio). Come è facile immaginare, anche nella nostra regione c’era stata una precedente fase di evangelizzatori anonimi, militari e mercanti, approdati nei porti di Classe e Rimini e giunti nei vari centri lungo la via Emilia. Non si può pertanto escludere una presenza cristiana sul litorale tra la fine del I e l’inizio del II sec.; le prove archeologiche (specie le tombe cristiane) accertano tuttavia una presenza cristiana nella regione solo verso la fine del II sec. Nell’opera di evangelizzazione si sarebbe distinto il vescovo Apollinare, di origine antiochena. La tradizione della ecclesia Ravennatum et Classicanum ha sempre avuto così come riferimento, circa le sue origini, le due sedi petrine di Antiochia e Roma. Se Classe al tempo delle prime manifestazioni del cristianesimo fosse comunità civica autonoma rispetto a Ravenna, oppure sobborgo a quella unito e tale rimasto sin oltre la metà del V sec., oppure ancora centro militare di un unico abitato del quale Ravenna costituiva il centro, è un interrogativo cui neppure la recente ricerca ha dato risposta. A Classe, e non a Ravenna, furono innalzati i primi edifici di culto cristiano e lì furono sepolti, se non anche risiedettero, i primi undici o forse tredici vescovi, fino a Severo o addirittura a Probo II; certamente cominciarono a risiedere a Ravenna nel primo quarto del V sec. La più antica comunità cristiana emiliano- romagnola è dunque quella classense- ravennate (II sec.). Di un secolo dopo, anche se documentate sicuramente solo dall’inizio del IV sec., sono le chiese di Rimini, Faenza e Bologna.

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